mercoledì 15 dicembre 2021

Pensieri eretici

 


Tutte le teorie filosofiche e le visioni del mondo dei maggiori pensatori, pur nella diversità delle opinioni o, addirittura, nella loro acerrima rivalità, hanno sempre sottinteso una base comune di ragionamento, partendo dalla quale è possibile discutere, al di fuori della quale vi è solo ostracismo ed eresia.
La base comune consiste nel riconoscimento della superiorità dell’essere umano su ogni altra forma di vita e, di conseguenza, della liceità dello sfruttamento artificioso della natura, sia animata che inanimata.
Se vi sono state, e sicuramente sono esistite, culture diverse, queste sono state distrutte, annientate, annichilite. Non solo ostracismo, ma anche eresia, e quindi rogo.
L’avanzare dei tempi spinge sempre più a riconsiderare questi dogmi antichi e tutt’ora dominanti.
Sta per concludersi l’era della fiducia illimitata nel progresso tecno-scientifico-economico. Lentamente inizia a farsi strada la diffidenza, il dubbio, la perplessità.

sabato 11 dicembre 2021

Guido Dalla Casa racconta la sua vita

 (da un'intervista del 2014 di Giuseppe Moretti riportata sulla Rassegna Stampa di Arianna Editrice)



Raccontaci il tuo percorso di vita e come sei arrivato all’ecologia profonda

Ricordo benissimo i primi contatti con una vita di campagna. C’era la guerra, con la mia famiglia eravamo sfollati nei dintorni di Bologna, avevamo preso in affitto una casa e un pezzetto di terra, l’orto, il frutteto, il pollaio, due anatre. C’era pure la vigna. Ma c’erano anche i bombardamenti, soprattutto nella vicina città. Mia nonna, che proveniva da una vita di campagna, mi insegnava tutto sulle galline, come covano, quando fanno più uova, come si comportano quando vogliono covare. Ricordo ancora, dopo 70 anni, come si faceva il pastone. Ma poi razzolavano molto, mangiavano i vermetti. Con un verso particolare, la chioccia segnalava ai pulcini quando in cielo c’era la poiana … Non stavano in quelle orrende gabbie “industriali” dove oggi sono considerate “macchine per fabbricare uova”.

mercoledì 1 dicembre 2021

Aurelio Peccei precursore del Cancrismo?, di Bruno Sebastiani

 



Nel dibattito a più voci raccontato da Ugo Bardi in un post del dicembre 2019 (registrazione reperibile su Youtube), il biologo Enzo Pennetta attacca le tesi di Bardi e del Club di Roma di cui è esponente rammentando, con tono accusatorio, come tale Club sia stato fondato da Aurelio Peccei “il quale definiva l’umanità un cancro del pianeta” (parole testuali).

Avendo io dedicato al Cancrismo vari libri e decine di articoli, ho rizzato subito le antenne e sono andato alla ricerca dei riscontri di tale affermazione.

sabato 27 novembre 2021

Sovrappopolazione, di Irma Ausserhofer

 

Da più parti si sostiene ormai che la sovrappopolazione mondiale sia il male di tutti i mali che affligge il nostro pianeta, e usando il linguaggio di questo Blog sia il cancro del nostro pianeta.

È un argomento tabu che non vuole essere affrontato, a partire dalle semplici persone fino ai Grandi della Terra. Un esempio ne è il recente summit di Glasgow, durante il quale la sovrappopolazione pare non sia stata neanche menzionata. In discussione erano i soliti temi: il riscaldamento globale, l’emergenza climatica, il risparmio energetico, le fonti energetiche rinnovabili,  la transazione ecologica,  i provvedimenti e gli investimenti green e tanti bla bla bla come dice Greta Thunberg.

Si cercano soluzioni, le quali però combattono solo i sintomi, ma non affrontano la vera causa, ovvero la sovrappopolazione mondiale. Più di nove miliardi di esseri umani hanno bisogno di cibo, acqua, spazi verdi, aria pulita, case riscaldate d’inverno e rinfrescate d’estate, infrastrutture, strade,  mezzi trasporto e quant’altro, ma intanto, proprio perché siamo in troppi,  le materie prime scarseggiano, i rifiuti diventano ingovernabili, la CO2 è alle stelle, l’aria è sempre più satura di inquinanti e via dicendo. La natura non è più in grado di rigenerarsi e ha incominciato a ribellarsi. Urge una decrescita demografica che deve essere affrontata al più presto possibile se vogliamo salvare ancora il nostro pianeta.

Espongo anche un piano democratico e umano di Billy Meier come attuare un controllo delle nascite con eventuale stop settennale delle nascite  in tutto il mondo.

Affronto brevemente anche l’aborto e la reincarnazione, temi inerenti all’argomento trattato.

Alla fin fine è una sorta di appello che non c’è più un minuto da perdere.


giovedì 18 novembre 2021

Il Postumano: una filosofia di nicchia?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)

Timothy Morton, Roberto Marchesini e Leonardo Caffo

Come dice il filosofo inglese Timothy Morton, noi siamo dentro degli “iperoggetti” e non ci rendiamo conto della realtà che ci circonda.

È facile che il secondo giorno che piove dopo un periodo di siccità, il cittadino provi un senso di fastidio e in ascensore si rivolga a noi dicendo “piove sempre”. Quando chiunque di noi si siede sulla tazza del water e defeca, tirando lo sciacquone non sa dove va a finire la deiezione e neppure gli importa. Nel momento in cui ci sediamo in auto e portiamo in giro quella voluminosa e pesante scatola di acciaio, plastica e gomma non ci rendiamo conto di contribuire al riscaldamento globale. E via discorrendo.

venerdì 12 novembre 2021

Attualità di Gregory Bateson, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


Premessa

È ormai evidente che il mondo di oggi, frutto dell’espansione della civiltà industriale, è in gravissima crisi. Gli andamenti attuali di molte grandezze non possono continuare ancora a lungo. Le idee di Bateson, se diffuse come sottofondo del pensiero generale, possono dare un valido contributo a un deciso cambio di rotta per evitare eventi fortemente traumatici. Tenterò una modesta opera di divulgazione di alcuni punti essenziali.

L’approccio sistemico-olistico - Esempi

La civiltà industriale, espressione attuale della cultura occidentale, sta invadendo il mondo, con conseguenze gravissime per il Pianeta e per tutti gli esseri senzienti. Tale situazione è frutto di approcci di tipo lineare, non sistemico. La necessità di ragionare in modo sistemico sostenuta da Bateson è quindi molto importante per tornare a situazioni compatibili con la Vita della Terra.

mercoledì 3 novembre 2021

Il vero responsabile, di Bruno Sebastiani

 


La gran parte degli ambientalisti accusa la rivoluzione industriale e il capitalismo di essere i responsabili del dissesto che sta conducendo verso il baratro la biosfera di questo pianeta.

Questi due sistemi, uno tecnologico e l’altro economico, sarebbero i “super colpevoli” impersonali che, di generazione in generazione, si tramandano la responsabilità della crescente distruzione planetaria.

domenica 31 ottobre 2021

La transizione ecologica? Mille nuove dighe, in un paese che spreca il 41% dell’acqua, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Ha fatto notizia la presa di posizione del CAI (ma viene da chiedersi: le altre associazioni ambientaliste dove sono?!?) in merito ad una proposta che sarebbe stata avanzata da Coldiretti, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti che proporrebbero al Governo di investire 1,8 miliardi di euro del Piano nazionale di resilienza, regimentando le acque di montagna e raccogliendole in 1000 (mille, avete letto bene) laghi artificiali.

Oramai siamo appieno dentro al teatro dell’assurdo. Questa volta i teatranti sono i più svariati, dai contadini targati diccì, all’Enel Green, dall’Eni alla Cassa Depositi e Prestiti che con i nostri soldi finanzia le grandi opere.

martedì 19 ottobre 2021

Una tecnosfera vi seppellirà, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Ci si sente piccoli e inoffensivi rispetto alla sconfinata vastità delle terre emerse, delle masse oceaniche e dell’atmosfera che ci sovrasta.

Ciò spiega perché molti individui sono sordi alle grida d’allarme sugli sconquassi ambientali provocati dalla frenesia che permea l’odierna civiltà umana.

In parte ciò è anche il retaggio mentale di un’epoca affatto lontana, di cui gli anziani sono testimoni diretti, nella quale la popolazione della nostra specie di bipedi era di gran lunga inferiore ai quasi otto miliardi raggiunti nell’indifferenza generale, e la natura riusciva ancora a metabolizzare efficacemente i prodotti di scarto generati dalle attività umane.

mercoledì 13 ottobre 2021

Chi si ricorda del suolo?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Il 5 dicembre c’è stata la Giornata Internazionale del Suolo. Non dico che «si è celebrata la Giornata Internazionale del Suolo», perché nessun rappresentante istituzionale ne ha parlato. Sono assolutamente d’accordo che le celebrazioni servono a poco se quel giorno parli di una certa cosa e il giorno dopo te ne dimentichi. Ma addirittura neppure citare la nostra amata (da pochi evidentemente…) Terra fa proprio cascare un sacco di cose.

martedì 5 ottobre 2021

La distruzione della natura nell'antichità, di Bruno Sebastiani

 


Una leggenda assai diffusa anche nel mondo ambientalista è che la devastazione della natura da parte dell’uomo sia di origine piuttosto recente.

Lo sfruttamento intensivo e sconsiderato delle risorse naturali del pianeta sarebbe iniziato un paio di secoli or sono o poco più, allorquando il progresso tecnologico e il sistema produttivo capitalista sfociarono nella rivoluzione industriale.

La rischiosità di una simile impostazione ideologica consiste nel fatto che la colpa di quanto accaduto sembrerebbe imputabile a particolari contingenze storico – filosofico – scientifiche e non ad Homo sapiens in quanto tale.

giovedì 23 settembre 2021

La difesa della Terra, di Guido Dalla Casa

 


La Terra si trova in situazione grave a causa di un modello di vita umano, la civiltà industriale, nato due secoli fa nella cultura occidentale e che ha invaso tutto il mondo. Anziché “la Terra”, sarebbe più corretto dire “l’Ecosfera” (cioè l’Ecosistema complessivo), ma continueremo a dire “la Terra” perché più rapido e più poetico.

Schematizziamo la situazione suddividendola nei seguenti problemi, legati fra loro in un'unica “malattia di sistema”, oppure “patologia dell’Organismo”:

giovedì 16 settembre 2021

Basta scienza!, di Bruno Sebastiani

 


Il 20 giugno 2020 in piazza Santa Croce a Firenze si è tenuta manifestazione organizzata dal movimento 3V (Vogliamo Verità Vaccini) contro l’uso dei vaccini, ma anche contro la rete 5G, la TAV e via dicendo. Uno delle migliaia di manifestanti innalzava un cartello con su scritto “BASTA SCIENZA”.

Non entro nel merito dei temi della manifestazione, a due dei quali ho già dedicato un paio di articoli (vedi “Antivaccinismo e dintorni” e “La rete che ci sta per avvolgere”); vorrei invece soffermarmi sullo specifico discorso della scienza, che mi pare di assoluto rilievo.

mercoledì 8 settembre 2021

Plastica, siamo circondati. E sarà dura affrontare l’emergenza, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano, blog Ambiente e Veleni)


Da un po’ di tempo, gli organi di informazione riportano la notizia che il mare (in particolare il Mediterraneo) è sempre più inquinato dalla plastica. In realtà è una non-notizia, nel senso che questo stato di degrado è noto da anni se non da decenni, come è noto il l’inquietante fenomeno dell’isola di plastica del Pacifico (Pacific Plastic Vortex). Dell’argomento mi occupai già in passato, riportando anche i dati di uno studio secondo il quale oramai il peso della plastica nei mari della Terra potrebbe superare quello dei pesci.

Certo che fanno colpo le fotografie di animali marini che muoiono proprio a causa della plastica, così come lo fece la foto del cavalluccio marino con il cotton fioc. Se torno sull’argomento è perché alcuni nuovi stimoli mi inducono ad approfondire la questione.

lunedì 6 settembre 2021

Fratelli uccelli, di Stefano Ceccarelli

(fonte: Stop fonti fossili


“Consegnare gli uccelli all’oblio significa dimenticare di chi siamo figli”
(Jonathan Franzen, La fine della fine della terra) 

Quando uno dei miei figli era piccolo, mi divertivo a fingere di saper tradurre il cinguettio degli uccelli.

Mi piaceva fargli credere che con il loro canto gli uccelli volessero intessere un dialogo con lui, facendolo sentire importante e al tempo stesso parte del magico mondo della natura.

Non so in che misura quel dolce inganno facesse presa sul bambino di allora, ma credo che oggi che è un giovane uomo potrà ricordarlo con la tenerezza che si addice alle memorie dell’infanzia perduta.

Ripensavo a quel gioco innocente qualche giorno fa mentre, dal terrazzo di casa che si affaccia su una strada ad alta densità di traffico, mi sono beato del canto degli uccelli che finalmente dominava la scena uditiva, emergendo dal silenzio surreale sprigionato dalla quarantena di massa di queste inedite settimane.

sabato 28 agosto 2021

Antivaccinismo e dintorni, di Bruno Sebastiani

 



Parlare di natalismo / antinatalismo o di diete vegane / onnivore è come entrare in una cristalleria in sella a un elefante. Comunque ti muovi fai danni.

Eppure io ci ho provato, con due specifici articoli (“È meglio essere nati o sarebbe stato meglio non essere mai nati” e “Carne o non carne? Siamo animali vegetariani o onnivori?”) e, tutto sommato, credo di essermela cavata abbastanza bene, limitando al minimo i danni (solo qualche bicchiere rotto, e di scarso valore).

Incoraggiato da queste esperienze positive ho deciso di inoltrarmi in un altro campo minato, quello dei vaccini.

martedì 24 agosto 2021

Nel nero dipinto di blu, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


C’è un mostro al lavoro sotto la superficie dell’Oceano Artico. Si riposa un po’ in inverno, per poi ridestarsi in primavera e affannarsi come un ossesso fino all’autunno inoltrato. Col passare degli anni ha accresciuto il suo furore, quasi che il peso degli anni lo avesse rinvigorito anziché fiaccato.

Un’energia oscura, che viene da lontano, lo nutre conferendogli sempre maggiore potenza: possiamo immaginarlo mentre si dimena, in preda ad interminabili convulsioni, scatenando la sua furia epica contro il ghiaccio che lo sovrasta. È impegnato in una lotta furibonda che lo spinge in alto, verso il blu luminoso dipinto dal rifrangente abbraccio fra cielo e acqua allo stato liquido.

Anno dopo anno, il mostro rosicchia instancabile i ghiacci artici marini da sotto, accanendosi con identica diabolica ferocia sugli strati più spessi e antichi come sulle sottili lastre traslucide che lasciano filtrare il chiarore.

lunedì 16 agosto 2021

Carne o non carne? - Siamo animali vegetariani o onnivori?, di Bruno Sebastiani

 

Annibale Carracci, La bottega del macellaio

I vegetariani e i vegani sostengono che mangiare carne sia nocivo per gli animali uccisi, per la salute di chi li mangia e per l’ambiente.

Nonostante la percentuale ridotta di chi aderisce a queste diete, meno del 10% della popolazione mondiale, le argomentazioni esposte contengono elementi che meritano la massima considerazione.

Riassumiamoli partitamente e poi svolgiamo ulteriori considerazioni.

martedì 10 agosto 2021

Estate, tempo di mare (e di plastica), di Fabio Balocco

 (fonte: IlFattoQuotidiano.it)



Estate, tempo di mare (tra l’altro, avete notato come gli spot pubblicitari siano preferibilmente ambientati in zone di mare?), e parliamo allora di cosa c’è in questo mare.

Alan Weisman, nel suo “Il mondo senza di noi”, ne parla come di uno dei disastri che l’uomo sta già causando alla Terra e che ci vorrà molto tempo per sanare, anche quando l’uomo non ci sarà più. Si tratta della plastica, ed in particolare della plastica riversata in mare da enne canali. Quella plastica che si ritrova soprattutto nell’Oceano Pacifico al largo delle Hawai nel Pacific Trash Vortex, le cui dimensioni sono incerte. Perché la plastica è sminuzzata, ridotta a polimeri che, a causa delle correnti marine, si sono compattati e creano uno spessore che raggiunge anche i trenta metri.

venerdì 30 luglio 2021

E' meglio essere nati o sarebbe stato meglio non essere mai nati?, di Bruno Sebastiani

 


Alcuni autori, non molti, sostengono che nascere sia un triste evento.

Tra i più espliciti Emil Cioran e David Benatar.

Il primo nel 1973 ha scritto “De l’inconveniént d’être né” (“L’inconveniente di essere nati”).

Il secondo nel 2006 ha scritto “Better Never to Have Been: the Harm of Coming into Existence” (“Meglio non essere mai nati – Il dolore di venire al mondo”).

mercoledì 21 luglio 2021

E i morti per inquinamento?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Lasciamo perdere per un momento cosa abbia causato il contagio. Sicuramente c’entrano i disequilibri ambientali a livello globale, lo spillover e quant’altro. Ma, dicevo, lasciamolo perdere, e concentriamoci solo sulle morti causate dall’inquinamento.

L’anno scorso l’Organizzazione Mondiale della Sanità stimava che ogni anno circa otto milioni di decessi siano attribuibili all’inquinamento atmosferico. Per quanto riguarda nello specifico l’Europa, invece, l’Agenzia Europea per l’Ambiente denunciava il fatto che nella sola Italia per le polveri sottili ogni anno muoiono circa 80.000 (ottantamila!) persone.

lunedì 12 luglio 2021

Jean Servier precursore del Cancrismo?, di Bruno Sebastiani

 


A pag. 375 de “L’uomo e l’invisibile” (Borla Editore, Torino, 1967) Jean Servier scrive:

L’impero è per l’umanità e per la società da cui trae origine ciò che il cancro è per il corpo umano: una proliferazione disordinata di cellule a detrimento dell’armonia dell’insieme. C’è forse una strutturazione delle cellule cancerose, così come c’è un’apparente armonia nell’organizzazione dell’impero: l’una e l’altra sono tuttavia agenti di distruzione.”

Partiamo da questo assunto per verificare se l’analogia proposta tra impero e cancro può in qualche modo configurarsi come antesignana della teoria a cui ho dato nome di Cancrismo.

sabato 3 luglio 2021

Scenari petroliferi ‘for dummies’ (per inesperti), di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Non viene ricordato mai abbastanza che l’ingrediente fondamentale che ha reso possibile lo sviluppo dell’economia e il nostro benessere è la disponibilità di energia abbondante a basso costo.

Senza il carbone prima, il petrolio e il gas dopo, il mondo non sarebbe neanche lontanamente quello che oggi è, nel bene e nel male. Chi scrive si batte per l’avvento di una nuova civilizzazione che abbandoni l’uso delle fonti fossili per i motivi che tutti sappiamo, riscaldamento globale in primis.

E tuttavia, in un’economia globalizzata e intimamente interconnessa, ciò non può avvenire dall’oggi al domani, anche se lo volessimo tutti.

I dati relativi ai consumi energetici mondiali suddivisi fra le varie fonti indicano che l’attuale sistema economico si regge ancora per l’80% sui combustibili fossili, primo fra tutti il petrolio.

domenica 27 giugno 2021

Ambiente, un nuovo drammatico appello della comunità scientifica, di Fabio Balocco

 (fonte: Ilfattoquotidiano.it)



Il 13 gennaio scorso un gruppo di eminenti scienziati di livello internazionale ha pubblicato sulla piattaforma Frontiers un drammatico articolo sulla crisi planetaria.

Non è la prima volta e sicuramente non sarà l’ultima che un gruppo di scienziati sente il bisogno di lanciare un allarme sulla crisi globale, ma questa volta il tono lo si può definire “ultimativo”. Del resto, i dati di partenza riportati nel testo sono catastrofici.

giovedì 17 giugno 2021

"Rivelazione - Discorso alle cellule malate", il nuovo libro di Bruno Sebastiani

 


La teoria cancrista, secondo cui l’umanità è divenuta un tumore sulla Terra, consta di tre testi base (“Il Cancro del Pianeta”, “Il Cancro del Pianeta Consapevole” e “L’Impero del Cancro del Pianeta”). A questi ora se ne aggiunge un quarto, “Rivelazione – Discorso alle cellule malate”.

Qualcuno può domandare: ve ne era bisogno? la teoria non era stata già sufficientemente sviluppata nei tre saggi sin qui pubblicati?

Ebbene, non solo di questo quarto volume vi era bisogno, ma di ogni altro ulteriore che uscirà in futuro, scritto da me o da chi vorrà aderire alla teoria.

L’enorme mole di testi e di dottrine che Homo sapiens ha prodotto in cinquemila anni di storia per giustificare e glorificare la sua superiorità su ogni altra specie non può essere certo confutata con i pochi argomenti racchiusi in un volumetto di 200 pagine.

mercoledì 9 giugno 2021

Quei migranti da aiutare a casa loro, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Uno studio del marzo 2019 del CNR denuncia ciò che era facile immaginare, e cioè che buona parte dei migranti che tentano la fortuna sui barconi nel Mediterraneo e poi approdano magari sulle nostre coste sono mossi non già da persecuzioni o guerre, ma semplicemente dalla invivibilità del loro territorio. Per cause climatiche. «Siamo stati in grado di spiegare quasi l’80% della variabilità nelle correnti migratorie verso l’Italia, prendendo in considerazione i soli dati meteo-climatici, per causa diretta e per influenza sull’ammontare dei raccolti annuali» (Comunicato stampa del CNR).

venerdì 4 giugno 2021

La vera crisi, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


Oggi sappiamo che il nostro rapporto con la Natura è quello di un tipo di cellule con l’Organismo cui appartengono: siamo parte integrante di un Organismo più grande, che possiamo chiamare l’Ecosistema, o l’Ecosfera, o più semplicemente, la Terra.

La Terra è un sistema complesso, che vive alimentandosi con l’energia solare e mantenendosi in situazione stazionaria, almeno se si considerano tempi di ordine inferiore a qualche milione di anni.

venerdì 28 maggio 2021

Contro la città, di Bruno Sebastiani

 


L’opera di devastazione della biosfera, che Homo sapiens (il cancro del pianeta) conduce da quando è uscito dallo stato di natura, trova nella città il suo epicentro. Qui le cellule tumorali si aggregano e si organizzano per andare all’assalto delle cellule sane, da qui ha preso avvio l’azione metastatica che, secolo dopo secolo, ha avvolto l’intero pianeta in una ragnatela mortale. È quindi importante approfondire il fenomeno dell’urbanizzazione in tutti i suoi aspetti, verificando in particolare chi nel corso della storia vi si è opposto e chi invece lo ha propiziato. A tale missione conoscitiva è dedicato questo saggio di Bruno Sebastiani, ora rivisitato e ristampato a cinquanta anni esatti dalla sua prima stesura. Il tempo trascorso non ha tolto alcunché all’attualità del tema. Al contrario, oggi esso è più che mai grave a causa delle mostruose megalopoli di decine e decine di milioni di abitanti che stanno proliferando in tante parti del mondo.”

Questa è la “quarta di copertina” del mio nuovo libro, “Contro la città”, recentemente auto pubblicato con “Il Mio Libro.it”. Come specificato, si tratta della riedizione pressoché integrale del mio primo saggio sulla nocività dell’uomo per la Natura (scritto nel 1971).

lunedì 24 maggio 2021

La fine del mondo è già iniziata? Forse sì, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Un articolo pubblicato il 15 gennaio 2019 sul quotidiano inglese The Guardian (passato ovviamente inosservato nei nostri organi di disinformazione, concentrati su ben altri problemi…) dovrebbe farci molto riflettere.

L’articolo riportava i risultati del viaggio fatto l’anno scorso dallo scienziato Brad Lister, nella foresta pluviale portoricana di Sierra de Luquillo a 35 anni dalla sua prima esplorazione. Ebbene, Lister ha scoperto che in quel remoto angolo del mondo il 98 per cento degli insetti terrestri era scomparso. La notizia è tanto più clamorosa se si pensa che tale foresta pluviale è un parco nazionale, e quindi protetta da interventi umani, quanto meno diretti.

mercoledì 19 maggio 2021

Verso cervelli più potenti e con più memoria?, di Bruno Sebastiani

 


Il Prof. Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, ha pubblicato sul Corriere della Sera del 21 marzo 2019 un articolo dal titolo “Più intelligenti e con più memoria – Il caso delle gemelline nate in Cina dopo l’editing genetico”.

L’intero articolo è consultabile nel sito de “Il Cancro del Pianeta” . 

L’elemento più importante che emerge dallo scritto è che un particolare intervento di biogenetica sarebbe in grado di potenziare memoria e intelligenza.

sabato 15 maggio 2021

La rana siamo noi, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Se una cricca di psicologi malvagi si fosse riunita in una base segreta sottomarina per architettare una crisi che l’umanità non abbia speranza di risolvere, non avrebbe potuto trovare niente di meglio del cambiamento climatico” (Oliver Burkeman, giornalista)

Una rana immersa in un pentolone di acqua bollente immediatamente salterà fuori per salvarsi. Se però l’anfibio viene immerso in acqua fredda e il contenitore viene riscaldato poco alla volta, egli non sarà in grado di percepire il lento aumento della temperatura e finirà per soccombere non appena l’acqua sarà prossima all’ebollizione.

Si tratta della ben nota sindrome della rana bollita, spesso citata come metafora per illustrare come individui che sperimentano piccole modifiche incrementali in un sufficiente arco temporale tendono ad adattarsi al graduale cambiamento e a non rendersi conto delle conseguenze delle modifiche cumulative intercorse rispetto allo stato iniziale.

lunedì 10 maggio 2021

P.I. Punteggio Individuale, di Bruno Sebastiani

 



Nel 2010, quando scrissi “P.I. Punteggio Individuale” (libro che ora ho auto-prodotto), non si aveva notizia di alcun programma volto a “classificare” gli esseri umani in base alle proprie caratteristiche.

Al contrario, la “privacy” era sulla bocca di tutti e sembrava essere assurta al ruolo di nuova “dea” laica.

Poi una serie televisiva di successo, “Black Mirror”, nel 2016 toccò l’argomento. Nel primo episodio della terza stagione si raccontava di un ipotetico futuro in cui ognuno poteva attribuire, sotto forma di stelline (da una acinque), meriti o demeriti al proprio prossimo. Ma si trattava ancora di fantasia.

Nel frattempo, poco alla volta, dalla Cina cominciò a diffondersi la notizia che si stava procedendo a inserire ogni cittadino e ogni impresa in una graduatoria, sulla base di un Sistema di Credito Sociale stabilito per legge.

venerdì 7 maggio 2021

L'origine dei guai, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna)



Premesse

Nel pensiero corrente, gli eventi sono stati inquadrati di norma in una visione del mondo che considera l’umanità staccata dalla Natura e in costante progresso nel tempo. Al vertice di questo progresso si troverebbe l’attuale civiltà industriale, nata nella cultura occidentale da un paio di secoli.

Alla luce della situazione attuale della Terra, questo paradigma è insostenibile, ma continua ad essere largamente di maggioranza, al seguìto della tumultuosa espansione dell’Occidente, che esporta ovunque il suo delirante primato dell’economia.

Possiamo riassumere i mali del mondo, conseguenza della civiltà attuale e in avanzata inesorabile, con queste voci: sovrappopolazione, distruzione di ecosistemi terrestri e oceanici, perdita di biodiversità, alterazione dell’atmosfera e del clima, consumo e degradazione di territorio, sostituzione di materia inerte al posto di sostanza vivente, plastica e pesticidi ovunque, alterazione dei cicli vitali del Pianeta, accumulo di rifiuti sulla terra e negli oceani.

martedì 4 maggio 2021

Verità della Decrescita - Via dalla scienza totalitaria per salvare il mondo, di Gloria Germani


 

Il collasso climatico ed insieme la pandemia sono la cartina di tornasole della società industriale moderna.  Abbiamo davanti a noi solo otto anni per evitare la catastrofe climatica. E’ essenziale mettere sotto accusa la reale radice di questa crisi epocale: l’economia moderna che ha prodotto la crisi ecologica.

Negli ultimi decenni, la scienza economica è diventata “il tutto”, ha invaso ogni spazio di pensiero e ogni valore personale e collettivo. Per la prima volta nella storia del mondo, per la prima volta in 5.000 diverse civiltà, la scienza economica domina la politica, ha conquistato ogni continente ed ogni cultura diversa.  Ma come è potuto succedere?

sabato 1 maggio 2021

Il Cancrismo e l’amore per la vita, di Bruno Sebastiani

 


Accusare l’uomo di essere il cancro del pianeta secondo alcuni può sottintendere una forma smisurata di misantropia se non addirittura di odio verso la vita in generale.

Nulla di più sbagliato per quanto riguarda il Cancrismo, la teoria che da anni mi sforzo di sostenere e di divulgare, che esprime invece la posizione opposta: l’odio per la forma deviata di vita che l’evoluzione abnorme del cervello ha indotto nella nostra specie nasce dall’amore più profondo e sviscerato per la vita, così come sul nostro pianeta si è sviluppata in milioni e milioni di anni.

mercoledì 28 aprile 2021

La foresta? Un essere senziente, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna stampa di Arianna)


Generalità

Proviamo a camminare in una foresta, in un bosco delle Alpi o degli Appennini. Cosa vediamo attorno a noi? Alberi, felci, terreno, funghi, scoiattoli, uccelli, e poi l’aria, il soffio del vento che fa stormire i rami; il sole, il cielo, le nuvole. Ci sono le relazioni fra tutti i componenti, che sono forse più significative dei singoli viventi.

Il vivente deve respirare, le piante verdi devono ripristinare l’ossigeno assorbito con la respirazione, ciascuno deve mangiare, poi lascia dei residui che sono risorse per altri esseri. Quando un vivente muore, la materia che ne costituiva il corpo è di nutrimento ad altri viventi. Come esempio, i funghi vivono sulle sostanze in decomposizione, l’erba e le altre piante vivono sulle sostanze di scarto degli animali.

domenica 25 aprile 2021

Come scrive Alessandra Viola in ‘Flower Power’, dovremmo riconoscere alle piante i loro diritti, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Mi sono creato un neologismo: “piantista”.

Ecco, io mi definisco un piantista per reazione agli animalisti.

Non perché non mi piacciano gli animalisti, tutt’altro, ho tanti amici nelle loro schiere, ma perché sembrano non accorgersi di quell’altra realtà, quella vegetale, che tra l’altro ci consente di vivere.

Eppure, santo dio, la biomassa vegetale sulla Terra è enorme: equivale a 450 gigatonnellate, quella degli animali ad appena 2 gigatonnellate, quella degli umani ad un miserrimo 0,06. E, giusto per rafforzare questa mia convinzione, ecco creato il neologismo.

Del resto, nel fazzoletto di terra che ho in campagna ho fatto crescere le piante liberamente, senza forzature, in modo che trovassero il loro status ideale, in modo che dialogassero fra loro.

giovedì 22 aprile 2021

Non scherziamo con il ghiaccio, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Cosa accadrebbe se togliamo dal freezer dei broccoli surgelati e li lasciamo all’aria a temperatura ambiente per qualche settimana? Possiamo ben immaginarlo senza fare l’esperimento: man mano che l’ortaggio si scongela il suo aspetto cambierà diventando sempre meno appetibile, il verde naturale comincerà ad imbrunirsi e un pesante olezzo invaderà la cucina. Col passare del tempo il broccolo all’inizio florido e ricco di sostanze nutrienti andrà a male trasformandosi in uno striminzito ramoscello secco, perdendo gran parte del suo peso. Oltre all’acqua che pian piano sarà evaporata, i microrganismi avranno decomposto la materia organica rilasciando CO2 e metano nell’ambiente.

martedì 20 aprile 2021

Il piacere di uccidere, di Max Strata

 (fonte: Facebook)


Chi va di frequente nei boschi, chi si inoltra nel fitto della vegetazione per seguire un sentiero abbandonato o per spirito di avventura, prima o poi incontra una trappola micidiale: i lacci di acciaio che i bracconieri posizionano nei punti di passaggio di cinghiali e caprioli ma che inevitabilmente finiscono per stringere anche tassi, volpi, istrici o addirittura un lupo e perfino un cane o un gatto che si sono allontanati da casa.

Quando il laccio scatta, si chiude su una zampa o su un'altra parte del corpo e non c'è più scampo. Si tratta di una forma di caccia particolarmente vile e non selettiva che non ha niente a che fare con quella esercitata dalle residue tribù native per altri motivi e in contesti completamente differenti.

domenica 18 aprile 2021

Popolazione umana, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


   La Terra può vivere a tempo indeterminato se si mantiene in una situazione stazionaria, con parametri fluttuanti attorno a valori stabili, se si considerano tempi dell’ordine di quelli dell’esistenza umana sul Pianeta (non per valori molto superiori).
   Il numero massimo di umani che la Terra può sostenere dipende dal tipo di alimentazione medio e dalla quantità di consumi. L’alimentazione è importante, perché ad ogni passaggio della catena alimentare si dissipa l’80-90% dell’energia. Infatti in ogni ecosistema sano c’è posto per un leone ogni mille gazzelle, un’aquila ogni mille marmotte. Gli umani dovrebbero essere sostanzialmente vegetariani, come gli altri Primati: possono mangiare pochissima carne.

giovedì 15 aprile 2021

Rinnovabili, continuare a occupare territorio non è la soluzione: piccolo è bello!, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Ricordo che diversi anni fa mi telefonò una voce anonima dalla Sicilia avvertendomi che dietro il business delle pale eoliche si nascondeva – neanche poi tanto velatamente – la malavita e mi invitava ad indagare. Io, da buon blogger, lascio ai giornalisti il compito di approfondire gli argomenti: non ne ho i mezzi e non sono neppure titolato.

Ma questa storia che le pale eoliche spuntassero come funghi, in particolare nel centro-sud della penisola, e poi magari nemmeno funzionassero come dovere e che, insomma, fossero un escamotage per prendere finanziamenti – anche da parte di imprese in odore di mafia o similari – mi sembrava plausibile.

Mi è venuto alla mente quel vecchio episodio quando ho letto su La Repubblica che è stata depositata una istanza per la posa di 190 turbine eoliche, distanziate l’una dall’altra 3,5 chilometri, per un totale installato di 2.900 megawatt, nel canale di Sicilia.

martedì 13 aprile 2021

Lettera aperta ai giovani che lottano per la salvezza della biosfera, di Bruno Sebastiani

 



Cari ragazzi,

voi avete dato vita a una rivoluzione, ed è la prima volta nella storia che una rivoluzione ha come obiettivo la salvezza della biosfera.

Questo è un avvenimento che rappresenta una svolta epocale nella vicenda umana e deve pertanto essere supportato da una base ideologica che rappresenti una svolta altrettanto epocale nella storia del pensiero.

Per tale motivo vi propongo alcuni spunti per la costruzione di una valida base ideologica.

domenica 11 aprile 2021

Inutilità della politica, di Guido Dalla Casa

(fonte: Rassegna stampa di Arianna Editrice)


Questa la risposta di Guido Dalla Casa alla provocazione rivoltagli nel post "Una via senza ritorno":

"La prima cosa che mi è venuta in mente è che non accetterei mai un incarico politico di alcun genere: penso che attraverso la politica sia impossibile risolvere, o migliorare, un problema come quello ecologico, che è poi Il problema, da cui discendono tutti gli altri. Inoltre c’è la questione insormontabile di dover influire su tutto il mondo.

Tuttavia, se vogliamo divertirci con le utopie (che sono in realtà l’unica speranza), cercherei di far uscire gradualmente l’Italia da tutta la civiltà industriale: per prima cosa, agire sui programmi scolastici, modificando alla radice le idee di progresso, civiltà, benessere (che dovrebbe essere la serenità mentale) e introducendo anche le premesse di pensiero delle altre culture umane, orientali e native.

Questo tipo di rivoluzioni del sottofondo culturale richiede secoli, e non abbiamo tanto tempo. Come esempio, quella francese e quella sovietica non erano vere rivoluzioni, anzi hanno esaltato ancora di più le premesse errate dell’Occidente: antropocentrismo, desiderio indefinito dei beni materiali, errata posizione della nostra specie in Natura, disprezzo per le altre culture.

venerdì 9 aprile 2021

Petrolvirus - Emissioni e pandemia, di Max Strata

 (fonte: Facebook)


Il nome di Max Strata si aggiunge alla lista degli "amanti della Natura" che pubblicano su questo blog. Max, si occupa di ecologia applicata e di temi ambientali dal 1989. Dopo il periodo universitario ha svolto l’attività di coordinatore di campi studio tra Associazioni internazionali di protezione ambientale. Ha lavorato in progetti realizzati dal WWF, Enti Pubblici Locali, Parchi Nazionali e Regionali. Esperto di normativa ambientale ha operato per l’Autorità Giudiziaria contribuendo a strutturare numerose attività investigative in materia di reati ambientali. Libero professionista, è docente di programmi educativi e si occupa di progettazione, formazione, controllo e applicazioni operative in materia di rifiuti, ecologia e sostenibilità ambientale. L’ultimo suo libro, “Oltre il limite. Noi e la crisi ecologica”, pubblicato da Dissensi Edizioni nel 2015, affronta il problema dell’equilibrio complessivo della vita sulla Terra, sotto ogni aspetto della nostra esistenza: salute, diritti, lavoro, economia.


L'analisi effettuata dall'Agenzia internazionale dell'energia è chiara. Dopo un anno in cui le emissioni di gas serra sono lievemente diminuite a causa del rallentamento dell'economia determinata dal Covid 19, l'uso del petrolio è in costante ripresa e nei prossimi due anni è previsto il raggiungimento di un consumo superiore ai 100 milioni di barili al giorno.

mercoledì 7 aprile 2021

Una via senza ritorno, di Bruno Sebastiani

 


Il 5 febbraio scorso La Rassegna Stampa di Arianna Editrice ha pubblicato un articolo di Guido Dalla Casa (“Allora era tutto vero”), in cui -alla luce della designazione di Mario Draghi a capo del Governo italiano- si avalla l’ipotesi che il futuro dell’umanità stia indirizzandosi verso la costituzione di un Nuovo Ordine Mondiale sotto l’egida di un ristretto numero di potenti oligarchi.

Riassumo così in poche parole i concetti espressi dall’autore, essendo tali concetti ben noti e condivisi nel mondo ambientalista e da chi si riconosce nella “Deep Ecology”.

Non intendo qui argomentare pro o contro questa visione del mondo (che sostanzialmente condivido). Vorrei invece affrontare il problema da un’altra angolatura.

domenica 4 aprile 2021

Corona vs. Virus, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Ci si poteva aspettare uno tsunami, l’impatto di un asteroide, un sisma fuori scala Richter, un’invasione aliena, un’esplosione nucleare, insomma qualcosa di dimensioni titaniche, mediaticamente appariscente, degna di un disaster movie holliwoodiano.

Oppure, per chi come me si ciba del terrore dell’attesa di catastrofi assortite innescate da sconvolgimenti ambientali e climatici già palpabili, poteva capitarci qui e ora una siccità epocale, un’alluvione devastante o un incendio inestinguibile.

Eventi questi ultimi, peraltro, che sono accaduti, accadono ed accadranno sempre più spesso di volta in volta in qualche parte del mondo ma che, per un motivo o per l’altro, hanno finora per lo più solo sfiorato le vite della parte ricca del mondo senza affondare davvero il bisturi nella carne viva.

giovedì 1 aprile 2021

Cancrismo e pandemia, di Bruno Sebastiani

 

Anonimo, Trionfo della morte

L’argomento Covid ha monopolizzato ogni discussione sul web e fuori, pertanto mi adeguo anch’io a questa “epidemia parolaia” tentando di dare un giudizio su quanto sta avvenendo alla luce della teoria cancrista, ovvero di quella visione del mondo secondo cui l’essere umano sta alla biosfera come le cellule tumorali stanno al corpo dell’ammalato di cancro.

Qualcuno potrebbe pensare che i sostenitori di una teoria così estrema vedano di buon occhio ogni azione atta a contrastare l’aggressività del genere umano nei confronti dell’ambiente.