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mercoledì 8 settembre 2021

Plastica, siamo circondati. E sarà dura affrontare l’emergenza, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano, blog Ambiente e Veleni)


Da un po’ di tempo, gli organi di informazione riportano la notizia che il mare (in particolare il Mediterraneo) è sempre più inquinato dalla plastica. In realtà è una non-notizia, nel senso che questo stato di degrado è noto da anni se non da decenni, come è noto il l’inquietante fenomeno dell’isola di plastica del Pacifico (Pacific Plastic Vortex). Dell’argomento mi occupai già in passato, riportando anche i dati di uno studio secondo il quale oramai il peso della plastica nei mari della Terra potrebbe superare quello dei pesci.

Certo che fanno colpo le fotografie di animali marini che muoiono proprio a causa della plastica, così come lo fece la foto del cavalluccio marino con il cotton fioc. Se torno sull’argomento è perché alcuni nuovi stimoli mi inducono ad approfondire la questione.

martedì 10 agosto 2021

Estate, tempo di mare (e di plastica), di Fabio Balocco

 (fonte: IlFattoQuotidiano.it)



Estate, tempo di mare (tra l’altro, avete notato come gli spot pubblicitari siano preferibilmente ambientati in zone di mare?), e parliamo allora di cosa c’è in questo mare.

Alan Weisman, nel suo “Il mondo senza di noi”, ne parla come di uno dei disastri che l’uomo sta già causando alla Terra e che ci vorrà molto tempo per sanare, anche quando l’uomo non ci sarà più. Si tratta della plastica, ed in particolare della plastica riversata in mare da enne canali. Quella plastica che si ritrova soprattutto nell’Oceano Pacifico al largo delle Hawai nel Pacific Trash Vortex, le cui dimensioni sono incerte. Perché la plastica è sminuzzata, ridotta a polimeri che, a causa delle correnti marine, si sono compattati e creano uno spessore che raggiunge anche i trenta metri.