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sabato 3 luglio 2021

Scenari petroliferi ‘for dummies’ (per inesperti), di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Non viene ricordato mai abbastanza che l’ingrediente fondamentale che ha reso possibile lo sviluppo dell’economia e il nostro benessere è la disponibilità di energia abbondante a basso costo.

Senza il carbone prima, il petrolio e il gas dopo, il mondo non sarebbe neanche lontanamente quello che oggi è, nel bene e nel male. Chi scrive si batte per l’avvento di una nuova civilizzazione che abbandoni l’uso delle fonti fossili per i motivi che tutti sappiamo, riscaldamento globale in primis.

E tuttavia, in un’economia globalizzata e intimamente interconnessa, ciò non può avvenire dall’oggi al domani, anche se lo volessimo tutti.

I dati relativi ai consumi energetici mondiali suddivisi fra le varie fonti indicano che l’attuale sistema economico si regge ancora per l’80% sui combustibili fossili, primo fra tutti il petrolio.

giovedì 15 aprile 2021

Rinnovabili, continuare a occupare territorio non è la soluzione: piccolo è bello!, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Ricordo che diversi anni fa mi telefonò una voce anonima dalla Sicilia avvertendomi che dietro il business delle pale eoliche si nascondeva – neanche poi tanto velatamente – la malavita e mi invitava ad indagare. Io, da buon blogger, lascio ai giornalisti il compito di approfondire gli argomenti: non ne ho i mezzi e non sono neppure titolato.

Ma questa storia che le pale eoliche spuntassero come funghi, in particolare nel centro-sud della penisola, e poi magari nemmeno funzionassero come dovere e che, insomma, fossero un escamotage per prendere finanziamenti – anche da parte di imprese in odore di mafia o similari – mi sembrava plausibile.

Mi è venuto alla mente quel vecchio episodio quando ho letto su La Repubblica che è stata depositata una istanza per la posa di 190 turbine eoliche, distanziate l’una dall’altra 3,5 chilometri, per un totale installato di 2.900 megawatt, nel canale di Sicilia.