Al contrario, la “privacy”
era sulla bocca di tutti e sembrava essere assurta al ruolo di nuova “dea”
laica.
Poi una serie televisiva di successo, “Black Mirror”, nel 2016 toccò l’argomento. Nel primo episodio della terza stagione si raccontava di un ipotetico futuro in cui ognuno poteva attribuire, sotto forma di stelline (da una acinque), meriti o demeriti al proprio prossimo. Ma si trattava ancora di fantasia.
Nel frattempo, poco alla volta, dalla Cina cominciò a diffondersi la notizia che si stava procedendo a inserire ogni cittadino e ogni impresa in una graduatoria, sulla base di un Sistema di Credito Sociale stabilito per legge.
Così, a
distanza di tanti anni dalla sua stesura, mi son deciso a pubblicare il
manoscritto perché “ciò che nasce per scherzo spesso diviene realtà”,
come recita uno dei sottotitoli.
Il tema di
questo libro rientra nel più vasto argomento che ho trattato ne “L’Impero del Cancro del Pianeta”, e cioè come è possibile che una popolazione di
dieci miliardi e più di cellule cancerogene (ovvero noi Homo sapiens) possa
sopravvivere nel prossimo futuro in un Organismo dalle risorse limitate e super-sfruttate
(ovvero il pianeta Terra).
La risposta è
che prima o poi arriverà il collasso, ma, prima che ciò accada, le cellule
cancerogene si organizzeranno in modo da ottimizzare al massimo le residue
risorse alimentari ed energetiche.
Cosa significa
in concreto tutto ciò? Come avverrà questa “ottimizzazione”?
Innanzitutto,
i regimi politici al potere convinceranno le popolazioni della necessità di adottare
provvedimenti restrittivi delle libertà individuali. Non sarà difficile farlo, perché
si tratterà di provvedimenti rispondenti a necessità reali, concretamente verificabili
da chiunque.
I lockdown, i
coprifuoco e le zone rosse e arancioni dell’era Covid sono emblematici al
riguardo.
Ma poi
neppure questi provvedimenti saranno sufficienti a razionare le risorse sempre
meno disponibili a livello globale.
Vi saranno
Paesi ricchi che alimenteranno di più i loro cittadini e le loro macchine, e
Paesi poveri dove imperverserà la miseria e l’indigenza. Questo avviene già
oggi, ma il divario continuerà ad allargarsi e ciò produrrà emigrazioni di
massa, tumulti, guerre.
A quel punto
si dovrà far ricorso al Governo Unico Mondiale, a quella autorità
sovranazionale già invocata da più soggetti, compresi gli ultimi pontefici
della Chiesa Cattolica (vedasi il paragrafo 175 dell’Enciclica
“Laudato sì”).
E che
provvedimenti potrà prendere questo G.U.M. (come lo chiamo nel mio
fanta-saggio)? Come farà a mettere ordine in una umanità difforme quanto a
ricchezza, istruzione, situazione sanitaria ecc.?
Io credo che
uno dei primi provvedimenti sarà quello di realizzare un dettagliato censimento
di tutta la popolazione mondiale, con l’indicazione, per ciascun censito, di
ogni notizia utile alla “catalogazione”.
Solo da qui,
da questo enorme data-base, potrà prendere avvio ogni tentativo di riforma di
qualche efficacia. L’ubiqua diffusione della “grande ragnatela mondiale”
e delle reti fonia-dati di ultima generazione (5G e successive) renderanno
possibile questa mastodontica operazione di classificazione di tutte le cellule
cancerogene del Pianeta.
Ma, a questo
punto, perché non assegnare a ogni cittadino un “rating”, un “Punteggio
Individuale” tale da semplificare ogni tipo di rapporto con la Pubblica
Amministrazione e gli altri Enti, pubblici e privati?
Sto già
viaggiando nel futuro, e certamente quanto prefigurato troverà mille ostacoli
sul suo cammino. Non perché non abbia una sua logica, ma semplicemente perché gli
apparati burocratici (alias Stati nazionali, Enti locali, Amministrazioni
periferiche ecc.) lotteranno strenuamente per non farsi strappare dagli artigli
la preda succulenta che stanno lentamente scarnificando, ovvero i corpi dei
cittadini loro sottoposti.
Dunque, l’evoluzione
non sarà spontanea. Guerre, ecocatastrofi e sommovimenti di miriadi di
disperati costringeranno l’umanità a strutturarsi in modo sempre più
accentrato.
E, a quel
punto, quanto descritto nel mio libro potrà avverarsi.
Non scendo in
ulteriori dettagli per non rovinare il piacere della lettura. Sappiate solo che
le immagini distopiche che descrivo in “P.I. Punteggio Individuale” non
sono ciò che mi auguro, bensì ciò che temo.
Guarda... Quel che dici qua è anche mooolto blando e x quel che riguarda lbiniziare x scherzo ti basti la sfacciataggine grottesca del "grande fratello" ecc ecc.
RispondiEliminaIo ho una mia filosofia un po esoterica che chiamo Natarca
L esistenza è una mafia di spettri a scatole cinesi separate relazionate:
Niente karma lineare né mete certe ma entropia e adeguare x forma.
La FANGA MANNARA ha appena aperto la strada, al mostro del cosmo(il cielo e atmosfera è protettivo) sai che gliene frega della natura.. Quel che restera dei posteri e della terra non sara neanche riconoscibile
Resta combattere nietszchianamente in versione prometeo naturalista finche cè metro e relazione.. Per il restante...cè Bukowsky e Sartre... E Come disse un conoscente con un suono emblematico esplicativo "t'hadadatta"
Tengo a specificare nella mia dissertazione anti cosmica che la rete di relazioni ecologiche è stata spezzata a mia idea x un ciclo sfasato o parabola del cosmo stesso... E se volessimo equivalere cicli= meccaniche = energie = entita predatrici o sentori sensoriali identificatori relazionanti il cosiddetto dio mannaro del cosmo ha sostituito la regola relazionale decadente evolvente delle ecologie e dell essere con la visionarieta di parallele assolute morali oltretutto dogmatiche storiche estranee alle genetiche!! :,pooteeere giustizzzia libbbertaaa ammmoooreee "tuttilà tuttilà!!!" ... eccecc
RispondiEliminaSai all equilibrio terrestre anche detto Cernunno dio delle foreste celtico che kazzo gliene fregava di queste merdate!!??
Certo... Resta di evolvere anche quelle x esperienze alla luce delle realta e decadenze..
Oltre al pensiero ho vere fonti di credo e notizie da antiche religioni culti e storie il naturalismo è studiare anche e particolarmente quelle