domenica 31 ottobre 2021

La transizione ecologica? Mille nuove dighe, in un paese che spreca il 41% dell’acqua, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Ha fatto notizia la presa di posizione del CAI (ma viene da chiedersi: le altre associazioni ambientaliste dove sono?!?) in merito ad una proposta che sarebbe stata avanzata da Coldiretti, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti che proporrebbero al Governo di investire 1,8 miliardi di euro del Piano nazionale di resilienza, regimentando le acque di montagna e raccogliendole in 1000 (mille, avete letto bene) laghi artificiali.

Oramai siamo appieno dentro al teatro dell’assurdo. Questa volta i teatranti sono i più svariati, dai contadini targati diccì, all’Enel Green, dall’Eni alla Cassa Depositi e Prestiti che con i nostri soldi finanzia le grandi opere.

martedì 19 ottobre 2021

Una tecnosfera vi seppellirà, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Ci si sente piccoli e inoffensivi rispetto alla sconfinata vastità delle terre emerse, delle masse oceaniche e dell’atmosfera che ci sovrasta.

Ciò spiega perché molti individui sono sordi alle grida d’allarme sugli sconquassi ambientali provocati dalla frenesia che permea l’odierna civiltà umana.

In parte ciò è anche il retaggio mentale di un’epoca affatto lontana, di cui gli anziani sono testimoni diretti, nella quale la popolazione della nostra specie di bipedi era di gran lunga inferiore ai quasi otto miliardi raggiunti nell’indifferenza generale, e la natura riusciva ancora a metabolizzare efficacemente i prodotti di scarto generati dalle attività umane.

mercoledì 13 ottobre 2021

Chi si ricorda del suolo?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Il 5 dicembre c’è stata la Giornata Internazionale del Suolo. Non dico che «si è celebrata la Giornata Internazionale del Suolo», perché nessun rappresentante istituzionale ne ha parlato. Sono assolutamente d’accordo che le celebrazioni servono a poco se quel giorno parli di una certa cosa e il giorno dopo te ne dimentichi. Ma addirittura neppure citare la nostra amata (da pochi evidentemente…) Terra fa proprio cascare un sacco di cose.

martedì 5 ottobre 2021

La distruzione della natura nell'antichità, di Bruno Sebastiani

 


Una leggenda assai diffusa anche nel mondo ambientalista è che la devastazione della natura da parte dell’uomo sia di origine piuttosto recente.

Lo sfruttamento intensivo e sconsiderato delle risorse naturali del pianeta sarebbe iniziato un paio di secoli or sono o poco più, allorquando il progresso tecnologico e il sistema produttivo capitalista sfociarono nella rivoluzione industriale.

La rischiosità di una simile impostazione ideologica consiste nel fatto che la colpa di quanto accaduto sembrerebbe imputabile a particolari contingenze storico – filosofico – scientifiche e non ad Homo sapiens in quanto tale.