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venerdì 30 luglio 2021

E' meglio essere nati o sarebbe stato meglio non essere mai nati?, di Bruno Sebastiani

 


Alcuni autori, non molti, sostengono che nascere sia un triste evento.

Tra i più espliciti Emil Cioran e David Benatar.

Il primo nel 1973 ha scritto “De l’inconveniént d’être né” (“L’inconveniente di essere nati”).

Il secondo nel 2006 ha scritto “Better Never to Have Been: the Harm of Coming into Existence” (“Meglio non essere mai nati – Il dolore di venire al mondo”).

domenica 27 giugno 2021

Ambiente, un nuovo drammatico appello della comunità scientifica, di Fabio Balocco

 (fonte: Ilfattoquotidiano.it)



Il 13 gennaio scorso un gruppo di eminenti scienziati di livello internazionale ha pubblicato sulla piattaforma Frontiers un drammatico articolo sulla crisi planetaria.

Non è la prima volta e sicuramente non sarà l’ultima che un gruppo di scienziati sente il bisogno di lanciare un allarme sulla crisi globale, ma questa volta il tono lo si può definire “ultimativo”. Del resto, i dati di partenza riportati nel testo sono catastrofici.

domenica 18 aprile 2021

Popolazione umana, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


   La Terra può vivere a tempo indeterminato se si mantiene in una situazione stazionaria, con parametri fluttuanti attorno a valori stabili, se si considerano tempi dell’ordine di quelli dell’esistenza umana sul Pianeta (non per valori molto superiori).
   Il numero massimo di umani che la Terra può sostenere dipende dal tipo di alimentazione medio e dalla quantità di consumi. L’alimentazione è importante, perché ad ogni passaggio della catena alimentare si dissipa l’80-90% dell’energia. Infatti in ogni ecosistema sano c’è posto per un leone ogni mille gazzelle, un’aquila ogni mille marmotte. Gli umani dovrebbero essere sostanzialmente vegetariani, come gli altri Primati: possono mangiare pochissima carne.