sabato 14 maggio 2022

E se tutti gli edifici della terra fossero monopiano?, di Bruno Sebastiani

 


L’uomo è l’unico tra gli animali cosiddetti superiori a costruire abitazioni su più piani.

Lo fa perché è in grado di farlo (il suo cervello super evoluto gli consente di fare questo e ben altro).

Lo fa perché è conveniente farlo (un solo basamento e un solo tetto per più nuclei abitativi).

venerdì 22 aprile 2022

Se l'aria fosse un farmaco, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Facciamo finta – ma poi neanche tanto – che l’aria che respiriamo sia un farmaco da somministrarsi per via inalatoria (lo chiameremo appunto ARIA®), ed analizziamone la composizione quali-quantitativa stabilita al momento dell’Autorizzazione all’immissione in commercio, che possiamo datare all’anno 1780 (vedremo più avanti il perché di questa data; in realtà il prodotto veniva usato già da molti millenni prima di allora). Limitiamoci per semplicità a considerare i quattro componenti più abbondanti del medicinale:

  • Azoto (N2): 78,084%
  • Ossigeno (O2): 20,946%
  • Argon (Ar): 0,934%
  • Anidride carbonica (CO2): 0,028% (280 ppm)

tralasciando le sostanze presenti in tracce (< 20 ppm), quali neon, elio, metano, kripton e idrogeno, e non considerando il vapore acqueo le cui specifiche sono molto larghe (da 0 a 6%) in funzione delle condizioni di conservazione del prodotto (ARIA® può essere ben conservato in climi sia asciutti che umidi).

mercoledì 2 marzo 2022

La situazione precipita, di Max Strata

 (fonte: Maxstrataweb.com)


Allarmismo? Può darsi. Specialmente per chi non ha confidenza con la ricerca scientifica al massimo livello internazionale.

Per chi invece vuole approfondire e capire che cosa sta accadendo, consiglio la lettura di due significativi articoli pubblicati sulle prestigiose riviste Nature Geoscience e Proceedings of the National Academy of Sciences, in cui si affronta il tema del rallentamento della corrente del Golfo.

giovedì 17 febbraio 2022

L'Ecologia profonda e le due culture, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


La distinzione fra le cosiddette “due culture”, quella scientifica (matematica, fisica, scienze naturali, applicazioni tecniche) e quella umanistica (filosofia, letteratura, psicologia, religione, arte) persiste ancora oggi. Ogni tanto si sente qualche personaggio che si vanta di non sapere cos’è una radice quadrata e qualcun altro che considera la filosofia e le opere letterarie “roba per il tempo libero”. Probabilmente tutto questo deriva dalla spaccatura cartesiana di cui non ci siamo ancora liberati. Proverò a dare qualche indizio da cui si può dedurre che l’ecologia profonda è al di fuori o al di sopra di questa divisione artificiosa e inutile.

Come noto, l’ecologia profonda considera l’umanità come facente parte completamente del mondo naturale e, nella sua versione spiritualista, vede la mente come onnipresente in ogni fenomeno e auspica una vita degna e un’autorealizzazione per tutti gli esseri senzienti.

lunedì 24 gennaio 2022

Come funziona il nostro cervello? - I trattati sulla mente umana come gli antichi testi medievali di anatomia, di Bruno Sebastiani

 


Il funzionamento del nostro cervello è uno degli argomenti più interessanti tra i molti che il sapere scientifico ci propone, ma è anche uno dei più misteriosi.

Per cercare di approfondirlo ho letto vari libri di neuroscienziati e psicologi, da Paul McLean a Michael Gazzaniga, da Merlin Donald a Julian Jaynes, fino al nostro Guido Brunetti.

Il mio non è stato un percorso né scientifico, né sistematico. Ho dato anche per scontato che se qualcuno avesse veramente compreso come funziona il cervello e lo avesse descritto in un libro, ebbene io non sarei stato in grado di comprenderlo, così come non sono in grado di decifrare i più astrusi problemi di matematica o le più complesse formule chimiche.

lunedì 3 gennaio 2022

Il vero problema, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


La Terra ha quattro-cinque miliardi di anni. La Vita ha tre miliardi di anni, l’umanità ha tre milioni di anni (se assumiamo, come data convenzionale di inizio, l’esistenza della nostra antenata Lucy), la cultura occidentale giudaico-cristiana ha duemila anni, la civiltà industriale ha due-trecento anni. Meditiamo su questi tempi e sul loro significato: troviamo spesso un rapporto 1:1000 ad ogni passaggio.

Il mondo di oggi è in gravissima crisi. La civiltà industriale, che ha manifestato la sua natura distruttiva da meno di un secolo (dato che procede con legge esponenziale), sta per finire perché è incompatibile con il funzionamento del sistema più grande di cui fa parte.

mercoledì 15 dicembre 2021

Pensieri eretici

 


Tutte le teorie filosofiche e le visioni del mondo dei maggiori pensatori, pur nella diversità delle opinioni o, addirittura, nella loro acerrima rivalità, hanno sempre sottinteso una base comune di ragionamento, partendo dalla quale è possibile discutere, al di fuori della quale vi è solo ostracismo ed eresia.
La base comune consiste nel riconoscimento della superiorità dell’essere umano su ogni altra forma di vita e, di conseguenza, della liceità dello sfruttamento artificioso della natura, sia animata che inanimata.
Se vi sono state, e sicuramente sono esistite, culture diverse, queste sono state distrutte, annientate, annichilite. Non solo ostracismo, ma anche eresia, e quindi rogo.
L’avanzare dei tempi spinge sempre più a riconsiderare questi dogmi antichi e tutt’ora dominanti.
Sta per concludersi l’era della fiducia illimitata nel progresso tecno-scientifico-economico. Lentamente inizia a farsi strada la diffidenza, il dubbio, la perplessità.

sabato 11 dicembre 2021

Guido Dalla Casa racconta la sua vita

 (da un'intervista del 2014 di Giuseppe Moretti riportata sulla Rassegna Stampa di Arianna Editrice)



Raccontaci il tuo percorso di vita e come sei arrivato all’ecologia profonda

Ricordo benissimo i primi contatti con una vita di campagna. C’era la guerra, con la mia famiglia eravamo sfollati nei dintorni di Bologna, avevamo preso in affitto una casa e un pezzetto di terra, l’orto, il frutteto, il pollaio, due anatre. C’era pure la vigna. Ma c’erano anche i bombardamenti, soprattutto nella vicina città. Mia nonna, che proveniva da una vita di campagna, mi insegnava tutto sulle galline, come covano, quando fanno più uova, come si comportano quando vogliono covare. Ricordo ancora, dopo 70 anni, come si faceva il pastone. Ma poi razzolavano molto, mangiavano i vermetti. Con un verso particolare, la chioccia segnalava ai pulcini quando in cielo c’era la poiana … Non stavano in quelle orrende gabbie “industriali” dove oggi sono considerate “macchine per fabbricare uova”.

mercoledì 1 dicembre 2021

Aurelio Peccei precursore del Cancrismo?, di Bruno Sebastiani

 



Nel dibattito a più voci raccontato da Ugo Bardi in un post del dicembre 2019 (registrazione reperibile su Youtube), il biologo Enzo Pennetta attacca le tesi di Bardi e del Club di Roma di cui è esponente rammentando, con tono accusatorio, come tale Club sia stato fondato da Aurelio Peccei “il quale definiva l’umanità un cancro del pianeta” (parole testuali).

Avendo io dedicato al Cancrismo vari libri e decine di articoli, ho rizzato subito le antenne e sono andato alla ricerca dei riscontri di tale affermazione.

sabato 27 novembre 2021

Sovrappopolazione, di Irma Ausserhofer

 

Da più parti si sostiene ormai che la sovrappopolazione mondiale sia il male di tutti i mali che affligge il nostro pianeta, e usando il linguaggio di questo Blog sia il cancro del nostro pianeta.

È un argomento tabu che non vuole essere affrontato, a partire dalle semplici persone fino ai Grandi della Terra. Un esempio ne è il recente summit di Glasgow, durante il quale la sovrappopolazione pare non sia stata neanche menzionata. In discussione erano i soliti temi: il riscaldamento globale, l’emergenza climatica, il risparmio energetico, le fonti energetiche rinnovabili,  la transazione ecologica,  i provvedimenti e gli investimenti green e tanti bla bla bla come dice Greta Thunberg.

Si cercano soluzioni, le quali però combattono solo i sintomi, ma non affrontano la vera causa, ovvero la sovrappopolazione mondiale. Più di nove miliardi di esseri umani hanno bisogno di cibo, acqua, spazi verdi, aria pulita, case riscaldate d’inverno e rinfrescate d’estate, infrastrutture, strade,  mezzi trasporto e quant’altro, ma intanto, proprio perché siamo in troppi,  le materie prime scarseggiano, i rifiuti diventano ingovernabili, la CO2 è alle stelle, l’aria è sempre più satura di inquinanti e via dicendo. La natura non è più in grado di rigenerarsi e ha incominciato a ribellarsi. Urge una decrescita demografica che deve essere affrontata al più presto possibile se vogliamo salvare ancora il nostro pianeta.

Espongo anche un piano democratico e umano di Billy Meier come attuare un controllo delle nascite con eventuale stop settennale delle nascite  in tutto il mondo.

Affronto brevemente anche l’aborto e la reincarnazione, temi inerenti all’argomento trattato.

Alla fin fine è una sorta di appello che non c’è più un minuto da perdere.


giovedì 18 novembre 2021

Il Postumano: una filosofia di nicchia?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)

Timothy Morton, Roberto Marchesini e Leonardo Caffo

Come dice il filosofo inglese Timothy Morton, noi siamo dentro degli “iperoggetti” e non ci rendiamo conto della realtà che ci circonda.

È facile che il secondo giorno che piove dopo un periodo di siccità, il cittadino provi un senso di fastidio e in ascensore si rivolga a noi dicendo “piove sempre”. Quando chiunque di noi si siede sulla tazza del water e defeca, tirando lo sciacquone non sa dove va a finire la deiezione e neppure gli importa. Nel momento in cui ci sediamo in auto e portiamo in giro quella voluminosa e pesante scatola di acciaio, plastica e gomma non ci rendiamo conto di contribuire al riscaldamento globale. E via discorrendo.

venerdì 12 novembre 2021

Attualità di Gregory Bateson, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


Premessa

È ormai evidente che il mondo di oggi, frutto dell’espansione della civiltà industriale, è in gravissima crisi. Gli andamenti attuali di molte grandezze non possono continuare ancora a lungo. Le idee di Bateson, se diffuse come sottofondo del pensiero generale, possono dare un valido contributo a un deciso cambio di rotta per evitare eventi fortemente traumatici. Tenterò una modesta opera di divulgazione di alcuni punti essenziali.

L’approccio sistemico-olistico - Esempi

La civiltà industriale, espressione attuale della cultura occidentale, sta invadendo il mondo, con conseguenze gravissime per il Pianeta e per tutti gli esseri senzienti. Tale situazione è frutto di approcci di tipo lineare, non sistemico. La necessità di ragionare in modo sistemico sostenuta da Bateson è quindi molto importante per tornare a situazioni compatibili con la Vita della Terra.

mercoledì 3 novembre 2021

Il vero responsabile, di Bruno Sebastiani

 


La gran parte degli ambientalisti accusa la rivoluzione industriale e il capitalismo di essere i responsabili del dissesto che sta conducendo verso il baratro la biosfera di questo pianeta.

Questi due sistemi, uno tecnologico e l’altro economico, sarebbero i “super colpevoli” impersonali che, di generazione in generazione, si tramandano la responsabilità della crescente distruzione planetaria.

domenica 31 ottobre 2021

La transizione ecologica? Mille nuove dighe, in un paese che spreca il 41% dell’acqua, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Ha fatto notizia la presa di posizione del CAI (ma viene da chiedersi: le altre associazioni ambientaliste dove sono?!?) in merito ad una proposta che sarebbe stata avanzata da Coldiretti, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti che proporrebbero al Governo di investire 1,8 miliardi di euro del Piano nazionale di resilienza, regimentando le acque di montagna e raccogliendole in 1000 (mille, avete letto bene) laghi artificiali.

Oramai siamo appieno dentro al teatro dell’assurdo. Questa volta i teatranti sono i più svariati, dai contadini targati diccì, all’Enel Green, dall’Eni alla Cassa Depositi e Prestiti che con i nostri soldi finanzia le grandi opere.

martedì 19 ottobre 2021

Una tecnosfera vi seppellirà, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Ci si sente piccoli e inoffensivi rispetto alla sconfinata vastità delle terre emerse, delle masse oceaniche e dell’atmosfera che ci sovrasta.

Ciò spiega perché molti individui sono sordi alle grida d’allarme sugli sconquassi ambientali provocati dalla frenesia che permea l’odierna civiltà umana.

In parte ciò è anche il retaggio mentale di un’epoca affatto lontana, di cui gli anziani sono testimoni diretti, nella quale la popolazione della nostra specie di bipedi era di gran lunga inferiore ai quasi otto miliardi raggiunti nell’indifferenza generale, e la natura riusciva ancora a metabolizzare efficacemente i prodotti di scarto generati dalle attività umane.

mercoledì 13 ottobre 2021

Chi si ricorda del suolo?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Il 5 dicembre c’è stata la Giornata Internazionale del Suolo. Non dico che «si è celebrata la Giornata Internazionale del Suolo», perché nessun rappresentante istituzionale ne ha parlato. Sono assolutamente d’accordo che le celebrazioni servono a poco se quel giorno parli di una certa cosa e il giorno dopo te ne dimentichi. Ma addirittura neppure citare la nostra amata (da pochi evidentemente…) Terra fa proprio cascare un sacco di cose.

martedì 5 ottobre 2021

La distruzione della natura nell'antichità, di Bruno Sebastiani

 


Una leggenda assai diffusa anche nel mondo ambientalista è che la devastazione della natura da parte dell’uomo sia di origine piuttosto recente.

Lo sfruttamento intensivo e sconsiderato delle risorse naturali del pianeta sarebbe iniziato un paio di secoli or sono o poco più, allorquando il progresso tecnologico e il sistema produttivo capitalista sfociarono nella rivoluzione industriale.

La rischiosità di una simile impostazione ideologica consiste nel fatto che la colpa di quanto accaduto sembrerebbe imputabile a particolari contingenze storico – filosofico – scientifiche e non ad Homo sapiens in quanto tale.

giovedì 23 settembre 2021

La difesa della Terra, di Guido Dalla Casa

 


La Terra si trova in situazione grave a causa di un modello di vita umano, la civiltà industriale, nato due secoli fa nella cultura occidentale e che ha invaso tutto il mondo. Anziché “la Terra”, sarebbe più corretto dire “l’Ecosfera” (cioè l’Ecosistema complessivo), ma continueremo a dire “la Terra” perché più rapido e più poetico.

Schematizziamo la situazione suddividendola nei seguenti problemi, legati fra loro in un'unica “malattia di sistema”, oppure “patologia dell’Organismo”:

giovedì 16 settembre 2021

Basta scienza!, di Bruno Sebastiani

 


Il 20 giugno 2020 in piazza Santa Croce a Firenze si è tenuta manifestazione organizzata dal movimento 3V (Vogliamo Verità Vaccini) contro l’uso dei vaccini, ma anche contro la rete 5G, la TAV e via dicendo. Uno delle migliaia di manifestanti innalzava un cartello con su scritto “BASTA SCIENZA”.

Non entro nel merito dei temi della manifestazione, a due dei quali ho già dedicato un paio di articoli (vedi “Antivaccinismo e dintorni” e “La rete che ci sta per avvolgere”); vorrei invece soffermarmi sullo specifico discorso della scienza, che mi pare di assoluto rilievo.

mercoledì 8 settembre 2021

Plastica, siamo circondati. E sarà dura affrontare l’emergenza, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano, blog Ambiente e Veleni)


Da un po’ di tempo, gli organi di informazione riportano la notizia che il mare (in particolare il Mediterraneo) è sempre più inquinato dalla plastica. In realtà è una non-notizia, nel senso che questo stato di degrado è noto da anni se non da decenni, come è noto il l’inquietante fenomeno dell’isola di plastica del Pacifico (Pacific Plastic Vortex). Dell’argomento mi occupai già in passato, riportando anche i dati di uno studio secondo il quale oramai il peso della plastica nei mari della Terra potrebbe superare quello dei pesci.

Certo che fanno colpo le fotografie di animali marini che muoiono proprio a causa della plastica, così come lo fece la foto del cavalluccio marino con il cotton fioc. Se torno sull’argomento è perché alcuni nuovi stimoli mi inducono ad approfondire la questione.