venerdì 28 maggio 2021

Contro la città, di Bruno Sebastiani

 


L’opera di devastazione della biosfera, che Homo sapiens (il cancro del pianeta) conduce da quando è uscito dallo stato di natura, trova nella città il suo epicentro. Qui le cellule tumorali si aggregano e si organizzano per andare all’assalto delle cellule sane, da qui ha preso avvio l’azione metastatica che, secolo dopo secolo, ha avvolto l’intero pianeta in una ragnatela mortale. È quindi importante approfondire il fenomeno dell’urbanizzazione in tutti i suoi aspetti, verificando in particolare chi nel corso della storia vi si è opposto e chi invece lo ha propiziato. A tale missione conoscitiva è dedicato questo saggio di Bruno Sebastiani, ora rivisitato e ristampato a cinquanta anni esatti dalla sua prima stesura. Il tempo trascorso non ha tolto alcunché all’attualità del tema. Al contrario, oggi esso è più che mai grave a causa delle mostruose megalopoli di decine e decine di milioni di abitanti che stanno proliferando in tante parti del mondo.”

Questa è la “quarta di copertina” del mio nuovo libro, “Contro la città”, recentemente auto pubblicato con “Il Mio Libro.it”. Come specificato, si tratta della riedizione pressoché integrale del mio primo saggio sulla nocività dell’uomo per la Natura (scritto nel 1971).

lunedì 24 maggio 2021

La fine del mondo è già iniziata? Forse sì, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Un articolo pubblicato il 15 gennaio 2019 sul quotidiano inglese The Guardian (passato ovviamente inosservato nei nostri organi di disinformazione, concentrati su ben altri problemi…) dovrebbe farci molto riflettere.

L’articolo riportava i risultati del viaggio fatto l’anno scorso dallo scienziato Brad Lister, nella foresta pluviale portoricana di Sierra de Luquillo a 35 anni dalla sua prima esplorazione. Ebbene, Lister ha scoperto che in quel remoto angolo del mondo il 98 per cento degli insetti terrestri era scomparso. La notizia è tanto più clamorosa se si pensa che tale foresta pluviale è un parco nazionale, e quindi protetta da interventi umani, quanto meno diretti.

mercoledì 19 maggio 2021

Verso cervelli più potenti e con più memoria?, di Bruno Sebastiani

 


Il Prof. Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, ha pubblicato sul Corriere della Sera del 21 marzo 2019 un articolo dal titolo “Più intelligenti e con più memoria – Il caso delle gemelline nate in Cina dopo l’editing genetico”.

L’intero articolo è consultabile nel sito de “Il Cancro del Pianeta” . 

L’elemento più importante che emerge dallo scritto è che un particolare intervento di biogenetica sarebbe in grado di potenziare memoria e intelligenza.

sabato 15 maggio 2021

La rana siamo noi, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Se una cricca di psicologi malvagi si fosse riunita in una base segreta sottomarina per architettare una crisi che l’umanità non abbia speranza di risolvere, non avrebbe potuto trovare niente di meglio del cambiamento climatico” (Oliver Burkeman, giornalista)

Una rana immersa in un pentolone di acqua bollente immediatamente salterà fuori per salvarsi. Se però l’anfibio viene immerso in acqua fredda e il contenitore viene riscaldato poco alla volta, egli non sarà in grado di percepire il lento aumento della temperatura e finirà per soccombere non appena l’acqua sarà prossima all’ebollizione.

Si tratta della ben nota sindrome della rana bollita, spesso citata come metafora per illustrare come individui che sperimentano piccole modifiche incrementali in un sufficiente arco temporale tendono ad adattarsi al graduale cambiamento e a non rendersi conto delle conseguenze delle modifiche cumulative intercorse rispetto allo stato iniziale.

lunedì 10 maggio 2021

P.I. Punteggio Individuale, di Bruno Sebastiani

 



Nel 2010, quando scrissi “P.I. Punteggio Individuale” (libro che ora ho auto-prodotto), non si aveva notizia di alcun programma volto a “classificare” gli esseri umani in base alle proprie caratteristiche.

Al contrario, la “privacy” era sulla bocca di tutti e sembrava essere assurta al ruolo di nuova “dea” laica.

Poi una serie televisiva di successo, “Black Mirror”, nel 2016 toccò l’argomento. Nel primo episodio della terza stagione si raccontava di un ipotetico futuro in cui ognuno poteva attribuire, sotto forma di stelline (da una acinque), meriti o demeriti al proprio prossimo. Ma si trattava ancora di fantasia.

Nel frattempo, poco alla volta, dalla Cina cominciò a diffondersi la notizia che si stava procedendo a inserire ogni cittadino e ogni impresa in una graduatoria, sulla base di un Sistema di Credito Sociale stabilito per legge.

venerdì 7 maggio 2021

L'origine dei guai, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna)



Premesse

Nel pensiero corrente, gli eventi sono stati inquadrati di norma in una visione del mondo che considera l’umanità staccata dalla Natura e in costante progresso nel tempo. Al vertice di questo progresso si troverebbe l’attuale civiltà industriale, nata nella cultura occidentale da un paio di secoli.

Alla luce della situazione attuale della Terra, questo paradigma è insostenibile, ma continua ad essere largamente di maggioranza, al seguìto della tumultuosa espansione dell’Occidente, che esporta ovunque il suo delirante primato dell’economia.

Possiamo riassumere i mali del mondo, conseguenza della civiltà attuale e in avanzata inesorabile, con queste voci: sovrappopolazione, distruzione di ecosistemi terrestri e oceanici, perdita di biodiversità, alterazione dell’atmosfera e del clima, consumo e degradazione di territorio, sostituzione di materia inerte al posto di sostanza vivente, plastica e pesticidi ovunque, alterazione dei cicli vitali del Pianeta, accumulo di rifiuti sulla terra e negli oceani.

martedì 4 maggio 2021

Verità della Decrescita - Via dalla scienza totalitaria per salvare il mondo, di Gloria Germani


 

Il collasso climatico ed insieme la pandemia sono la cartina di tornasole della società industriale moderna.  Abbiamo davanti a noi solo otto anni per evitare la catastrofe climatica. E’ essenziale mettere sotto accusa la reale radice di questa crisi epocale: l’economia moderna che ha prodotto la crisi ecologica.

Negli ultimi decenni, la scienza economica è diventata “il tutto”, ha invaso ogni spazio di pensiero e ogni valore personale e collettivo. Per la prima volta nella storia del mondo, per la prima volta in 5.000 diverse civiltà, la scienza economica domina la politica, ha conquistato ogni continente ed ogni cultura diversa.  Ma come è potuto succedere?

sabato 1 maggio 2021

Il Cancrismo e l’amore per la vita, di Bruno Sebastiani

 


Accusare l’uomo di essere il cancro del pianeta secondo alcuni può sottintendere una forma smisurata di misantropia se non addirittura di odio verso la vita in generale.

Nulla di più sbagliato per quanto riguarda il Cancrismo, la teoria che da anni mi sforzo di sostenere e di divulgare, che esprime invece la posizione opposta: l’odio per la forma deviata di vita che l’evoluzione abnorme del cervello ha indotto nella nostra specie nasce dall’amore più profondo e sviscerato per la vita, così come sul nostro pianeta si è sviluppata in milioni e milioni di anni.

mercoledì 28 aprile 2021

La foresta? Un essere senziente, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna stampa di Arianna)


Generalità

Proviamo a camminare in una foresta, in un bosco delle Alpi o degli Appennini. Cosa vediamo attorno a noi? Alberi, felci, terreno, funghi, scoiattoli, uccelli, e poi l’aria, il soffio del vento che fa stormire i rami; il sole, il cielo, le nuvole. Ci sono le relazioni fra tutti i componenti, che sono forse più significative dei singoli viventi.

Il vivente deve respirare, le piante verdi devono ripristinare l’ossigeno assorbito con la respirazione, ciascuno deve mangiare, poi lascia dei residui che sono risorse per altri esseri. Quando un vivente muore, la materia che ne costituiva il corpo è di nutrimento ad altri viventi. Come esempio, i funghi vivono sulle sostanze in decomposizione, l’erba e le altre piante vivono sulle sostanze di scarto degli animali.

domenica 25 aprile 2021

Come scrive Alessandra Viola in ‘Flower Power’, dovremmo riconoscere alle piante i loro diritti, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Mi sono creato un neologismo: “piantista”.

Ecco, io mi definisco un piantista per reazione agli animalisti.

Non perché non mi piacciano gli animalisti, tutt’altro, ho tanti amici nelle loro schiere, ma perché sembrano non accorgersi di quell’altra realtà, quella vegetale, che tra l’altro ci consente di vivere.

Eppure, santo dio, la biomassa vegetale sulla Terra è enorme: equivale a 450 gigatonnellate, quella degli animali ad appena 2 gigatonnellate, quella degli umani ad un miserrimo 0,06. E, giusto per rafforzare questa mia convinzione, ecco creato il neologismo.

Del resto, nel fazzoletto di terra che ho in campagna ho fatto crescere le piante liberamente, senza forzature, in modo che trovassero il loro status ideale, in modo che dialogassero fra loro.