lunedì 29 marzo 2021

Nucleare ed energie alternative: qualcosa di più di una provocazione, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Francamente non ricordo se al referendum per l’uscita dal nucleare andai a votare l’8 oppure il 9 novembre 1987. So di sicuro che votai SÌ, ma anche che non ero molto convinto. Nel senso che sì il nucleare era potenzialmente pericoloso, che sì necessitava di un governo forte, che sì c’era il problema dello smaltimento delle scorie, ma: 1) sarebbe stato logico, secondo me, attuare, a monte, una politica meno energivora, ripensando il nostro stile di vita ed eliminando gli sprechi; 2) sapevo che le cosiddette energie alternative erano nell’immediato forse più dannose per l’ambiente dell’energia nucleare.

sabato 27 marzo 2021

Omaggio a Sergio Orlando, poeta del sublime, di Bruno Sebastiani

 

Sergio Orlando, autoritratto

Chi segue questo blog avrà notato l'importanza che il Cancrismo attribuisce a ogni forma di espressione artistica.

Pittura, poesia e musica, infatti, patiscono meno l'influenza del pensiero razionale rispetto ad altre forme espressive elaborate dal cervello umano (filosofia, scienza, tecnica).

Nell'ambito della ricerca di espressioni artistiche in sintonia con questa visione del mondo mi sono imbattuto casualmente in un pittore-poeta morto nel dicembre 2020, Sergio Orlando.

giovedì 25 marzo 2021

Ode alla vita, una poesia di Guido Dalla Casa

 (fonte: Quantic Magazine)


Era l’estate del 1968. Mi trovavo su un prato, una radura nel bosco, in val d’Ayas. Attorno a me abeti, nuvole, suoni della vicina foresta. Mi rendevo conto di essere tutt’uno con quanto mi stava attorno. Assieme a quegli alberi, quegli scoiattoli, quegli uccellini, incorporavo un divenire.

Cento milioni di anni fa, ero un piccolo insettivoro che si arrampicava sugli alberi; un altro suo diretto discendente oggi sopravvive soltanto nel Borneo. Invece io ero diventato un Lemure, poi un Primate, e adesso ero lì a meditare.

martedì 23 marzo 2021

La bellezza salverà il mondo, di Bruno Sebastiani

 


La frase di Dostoevskij “La bellezza salverà il mondo” (L’Idiota, parte III, capitolo V) è stata interpretata in un’infinità di modi e ha fornito spunto per un gran numero di dibattiti.

Diego Fusaro, nel corso di una conferenza tenutasi a San Pellegrino Terme nel 2015 (ora presente su Youtube), ha dissertato egregiamente su questa pluralità di impieghi che ne è stata fatta.

Io qui vorrei fornire la mia interpretazione personale, non necessariamente coincidente con quella del grande romanziere russo, sempre che Dostoevskij ne abbia avuta una e non abbia posto la locuzione in bocca ai suoi personaggi unicamente come “frase a effetto” (nel corso della narrazione l’argomento non viene approfondito).

domenica 21 marzo 2021

The dark side of the smartphone, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


È opinione diffusa che la crescita della ricchezza in un mondo con risorse sempre più limitate e sempre più difficili da estrarre sarà assicurata dalla progressiva dematerializzazione dell’economia, ovvero dalla capacità fornita dalla tecnologia di realizzare prodotti con minor contenuto materiale e maggior contenuto informativo. In altri termini, la tendenza ad aumentare sempre di più il valore aggiunto dei prodotti utilizzando meno risorse materiali ed energia potrà salvarci dal collasso economico ed ecologico. O almeno, questo è quanto pensano i tecno-ottimisti. Ma è proprio così?

Un ruolo importante nel processo di dematerializzazione viene giocato dalla miniaturizzazione di molti oggetti di uso comune. Pensiamo ai computer: i primi “calcolatori” occupavano intere stanze, mentre oggi circuiti stampati e schede di pochi centimetri quadrati forniscono prestazioni incredibili, permettendo di contenere nel palmo di una mano una potenza di calcolo e di elaborazione dati inimmaginabile fino a poco fa.

venerdì 19 marzo 2021

L'Impero del Cancro del Pianeta, di Bruno Sebastiani

 


Chi di voi, osservando dal finestrino di un aereo le case, le strade, i capannoni e i campi coltivati sottostanti, non ha avuto l’impressione di trovarsi in presenza di un melanoma, di un vero e proprio tumore maligno ai danni del corpo del pianeta?

In gergo “cancrista” questa si chiama la “prova dell’aeroplano” e ne hanno parlato, tra gli altri, Lewis Mumford e Konrad Lorenz.

mercoledì 17 marzo 2021

Nemmeno le auto elettriche sono pulite ..., di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Se non fosse per il Covid, si potrebbe pensare di vivere nel migliore dei mondi possibili. Noi occidentali siamo formidabili nella nostra ignoranza. Noi occidentali, ma in particolare noi cittadini occidentali: viviamo letteralmente fuori dal mondo. Mangiamo la carne o le uova senza sapere o preoccuparci del fatto che gli allevamenti intensivi sono dei campi di concentramento e che contribuiscono al riscaldamento climatico. Vorremmo sempre il cielo sereno senza comprendere che è delle precipitazioni che la Terra ha sempre più bisogno. Il petrolio, il metano, il carbone sono problematici, ma dove sta il problema? Si fa una transizione energetica, si passa alle energie verdi.

Fermiamoci qui, alle energie verdi. Che non seducono solo i politici, ma anche i movimenti verdi tipo i Fridays for Future.

lunedì 15 marzo 2021

L’adattabilità del genere umano, di Bruno Sebastiani

 


Osservo in questi giorni il nuovo look degli spot pubblicitari che passano in TV. Oltre al rinnovato green-washing di cui mi sono già occupato (articolo “Il Green business che ci aspetta”) vedo un grande sfoggio di mascherine e di slogan inneggianti alla resistenza dell’Italia. Il ritornello è “io resto a casa”, ma poi si punta sulla speranza della ripartenza e sui risultati della campagna vaccinale (salvo incidenti di percorso...).

Fin qui nulla di strano. In fondo la pubblicità e la televisione rispecchiano i comportamenti della società, esattamente come i comportamenti della società sono influenzati dalla pubblicità e dalla televisione, similmente al classico girotondo del cane che si morde la coda.

sabato 13 marzo 2021

Noi e gli altri animali, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


-        L’ uomo e gli altri animali

L’idea di umanità è stata “costruita”, nella nostra cultura, in antitesi con l’idea di animalità, e questo è insostenibile sotto tutti i punti di vista, soprattutto quello scientifico.

Anche il linguaggio abituale è improprio, perché l’uomo è un animale.

Siamo animali a tutti gli effetti, anche facilmente classificabili: questo non significa necessariamente essere materialisti. Comunque siamo una parte integrante dell’Ecosistema, della Biosfera, della Terra.

giovedì 11 marzo 2021

Il "green business" che ci aspetta, di Bruno Sebastiani

 


Una frase di Giuseppe Tomasi di Lampedusa è giustamente passata alla storia. È quella pronunciata da Tancredi, nipote del Principe di Salina, quando, ne “Il Gattopardo”, afferma: «Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi». Il giovane nobile aveva capito che il Regno delle Due Sicilie era al tramonto, ma che una certa aristocrazia avrebbe potuto continuare a governare sotto le insegne del nuovo Stato nazionale in via di costituzione. Da tale atteggiamento deriva il termine di “gattopardismo”, di cui noi italiani abbiamo dato prova in tante occasioni.

Probabilmente in questi giorni, consciamente o inconsciamente, questa frase risuona nelle orecchie di molti manager di aziende di ogni dimensione, dalle piccole imprese alle grandi multinazionali.