(fonte: Stop fonti fossili)
“Consegnare
gli uccelli all’oblio significa dimenticare di chi siamo figli”
(Jonathan
Franzen, La fine della fine della terra)
Quando uno
dei miei figli era piccolo, mi divertivo a fingere di saper tradurre il
cinguettio degli uccelli.
Mi piaceva fargli credere che con il loro canto gli
uccelli volessero intessere un dialogo con lui, facendolo sentire importante e
al tempo stesso parte del magico mondo della natura.
Non so in che misura quel
dolce inganno facesse presa sul bambino di allora, ma credo che oggi che è un
giovane uomo potrà ricordarlo con la tenerezza che si addice alle memorie
dell’infanzia perduta.
Ripensavo a
quel gioco innocente qualche giorno fa mentre, dal terrazzo di casa che si
affaccia su una strada ad alta densità di traffico, mi sono beato del canto
degli uccelli che finalmente dominava la scena uditiva, emergendo dal silenzio
surreale sprigionato dalla quarantena di massa di queste inedite settimane.