giovedì 18 novembre 2021

Il Postumano: una filosofia di nicchia?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)

Timothy Morton, Roberto Marchesini e Leonardo Caffo

Come dice il filosofo inglese Timothy Morton, noi siamo dentro degli “iperoggetti” e non ci rendiamo conto della realtà che ci circonda.

È facile che il secondo giorno che piove dopo un periodo di siccità, il cittadino provi un senso di fastidio e in ascensore si rivolga a noi dicendo “piove sempre”. Quando chiunque di noi si siede sulla tazza del water e defeca, tirando lo sciacquone non sa dove va a finire la deiezione e neppure gli importa. Nel momento in cui ci sediamo in auto e portiamo in giro quella voluminosa e pesante scatola di acciaio, plastica e gomma non ci rendiamo conto di contribuire al riscaldamento globale. E via discorrendo.

venerdì 12 novembre 2021

Attualità di Gregory Bateson, di Guido Dalla Casa

 (fonte: Rassegna Stampa di Arianna Editrice)


Premessa

È ormai evidente che il mondo di oggi, frutto dell’espansione della civiltà industriale, è in gravissima crisi. Gli andamenti attuali di molte grandezze non possono continuare ancora a lungo. Le idee di Bateson, se diffuse come sottofondo del pensiero generale, possono dare un valido contributo a un deciso cambio di rotta per evitare eventi fortemente traumatici. Tenterò una modesta opera di divulgazione di alcuni punti essenziali.

L’approccio sistemico-olistico - Esempi

La civiltà industriale, espressione attuale della cultura occidentale, sta invadendo il mondo, con conseguenze gravissime per il Pianeta e per tutti gli esseri senzienti. Tale situazione è frutto di approcci di tipo lineare, non sistemico. La necessità di ragionare in modo sistemico sostenuta da Bateson è quindi molto importante per tornare a situazioni compatibili con la Vita della Terra.

mercoledì 3 novembre 2021

Il vero responsabile, di Bruno Sebastiani

 


La gran parte degli ambientalisti accusa la rivoluzione industriale e il capitalismo di essere i responsabili del dissesto che sta conducendo verso il baratro la biosfera di questo pianeta.

Questi due sistemi, uno tecnologico e l’altro economico, sarebbero i “super colpevoli” impersonali che, di generazione in generazione, si tramandano la responsabilità della crescente distruzione planetaria.

domenica 31 ottobre 2021

La transizione ecologica? Mille nuove dighe, in un paese che spreca il 41% dell’acqua, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano.it)


Ha fatto notizia la presa di posizione del CAI (ma viene da chiedersi: le altre associazioni ambientaliste dove sono?!?) in merito ad una proposta che sarebbe stata avanzata da Coldiretti, Enel, Eni e Cassa Depositi e Prestiti che proporrebbero al Governo di investire 1,8 miliardi di euro del Piano nazionale di resilienza, regimentando le acque di montagna e raccogliendole in 1000 (mille, avete letto bene) laghi artificiali.

Oramai siamo appieno dentro al teatro dell’assurdo. Questa volta i teatranti sono i più svariati, dai contadini targati diccì, all’Enel Green, dall’Eni alla Cassa Depositi e Prestiti che con i nostri soldi finanzia le grandi opere.

martedì 19 ottobre 2021

Una tecnosfera vi seppellirà, di Stefano Ceccarelli

 (fonte: Stop fonti fossili)


Ci si sente piccoli e inoffensivi rispetto alla sconfinata vastità delle terre emerse, delle masse oceaniche e dell’atmosfera che ci sovrasta.

Ciò spiega perché molti individui sono sordi alle grida d’allarme sugli sconquassi ambientali provocati dalla frenesia che permea l’odierna civiltà umana.

In parte ciò è anche il retaggio mentale di un’epoca affatto lontana, di cui gli anziani sono testimoni diretti, nella quale la popolazione della nostra specie di bipedi era di gran lunga inferiore ai quasi otto miliardi raggiunti nell’indifferenza generale, e la natura riusciva ancora a metabolizzare efficacemente i prodotti di scarto generati dalle attività umane.

mercoledì 13 ottobre 2021

Chi si ricorda del suolo?, di Fabio Balocco

 (fonte: Volere la luna)


Il 5 dicembre c’è stata la Giornata Internazionale del Suolo. Non dico che «si è celebrata la Giornata Internazionale del Suolo», perché nessun rappresentante istituzionale ne ha parlato. Sono assolutamente d’accordo che le celebrazioni servono a poco se quel giorno parli di una certa cosa e il giorno dopo te ne dimentichi. Ma addirittura neppure citare la nostra amata (da pochi evidentemente…) Terra fa proprio cascare un sacco di cose.

martedì 5 ottobre 2021

La distruzione della natura nell'antichità, di Bruno Sebastiani

 


Una leggenda assai diffusa anche nel mondo ambientalista è che la devastazione della natura da parte dell’uomo sia di origine piuttosto recente.

Lo sfruttamento intensivo e sconsiderato delle risorse naturali del pianeta sarebbe iniziato un paio di secoli or sono o poco più, allorquando il progresso tecnologico e il sistema produttivo capitalista sfociarono nella rivoluzione industriale.

La rischiosità di una simile impostazione ideologica consiste nel fatto che la colpa di quanto accaduto sembrerebbe imputabile a particolari contingenze storico – filosofico – scientifiche e non ad Homo sapiens in quanto tale.

giovedì 23 settembre 2021

La difesa della Terra, di Guido Dalla Casa

 


La Terra si trova in situazione grave a causa di un modello di vita umano, la civiltà industriale, nato due secoli fa nella cultura occidentale e che ha invaso tutto il mondo. Anziché “la Terra”, sarebbe più corretto dire “l’Ecosfera” (cioè l’Ecosistema complessivo), ma continueremo a dire “la Terra” perché più rapido e più poetico.

Schematizziamo la situazione suddividendola nei seguenti problemi, legati fra loro in un'unica “malattia di sistema”, oppure “patologia dell’Organismo”:

giovedì 16 settembre 2021

Basta scienza!, di Bruno Sebastiani

 


Il 20 giugno 2020 in piazza Santa Croce a Firenze si è tenuta manifestazione organizzata dal movimento 3V (Vogliamo Verità Vaccini) contro l’uso dei vaccini, ma anche contro la rete 5G, la TAV e via dicendo. Uno delle migliaia di manifestanti innalzava un cartello con su scritto “BASTA SCIENZA”.

Non entro nel merito dei temi della manifestazione, a due dei quali ho già dedicato un paio di articoli (vedi “Antivaccinismo e dintorni” e “La rete che ci sta per avvolgere”); vorrei invece soffermarmi sullo specifico discorso della scienza, che mi pare di assoluto rilievo.

mercoledì 8 settembre 2021

Plastica, siamo circondati. E sarà dura affrontare l’emergenza, di Fabio Balocco

 (fonte: Il Fatto Quotidiano, blog Ambiente e Veleni)


Da un po’ di tempo, gli organi di informazione riportano la notizia che il mare (in particolare il Mediterraneo) è sempre più inquinato dalla plastica. In realtà è una non-notizia, nel senso che questo stato di degrado è noto da anni se non da decenni, come è noto il l’inquietante fenomeno dell’isola di plastica del Pacifico (Pacific Plastic Vortex). Dell’argomento mi occupai già in passato, riportando anche i dati di uno studio secondo il quale oramai il peso della plastica nei mari della Terra potrebbe superare quello dei pesci.

Certo che fanno colpo le fotografie di animali marini che muoiono proprio a causa della plastica, così come lo fece la foto del cavalluccio marino con il cotton fioc. Se torno sull’argomento è perché alcuni nuovi stimoli mi inducono ad approfondire la questione.